13 cose che quasi sicuramente farà Donald Trump

 

Miei cari amici lettori, lo so, siete preoccupati, siete in ansia: ora che Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti, siete assaliti dai dubbi e dalla confusione, temete per l’equilibrio e le sorti di questo nostro pianeta, e vorreste soltanto essere confortati. Non vi capisco. Non vi ho mai visto protestare in piazza né manifestare in alcun modo quando è salito al potere Kim Jong-un. Non vi ho visto fare nulla per contrastare il terrorismo (a parte dire di essere Charlie Hebdo – il ché non significa nulla finché non lo sarete davvero, o avere paura – il ché significa farlo trionfare). E ho detto solo le prime due cose che mi sono venute in mente. Quindi, se ciò non vi ha toccato, perché fingete di preoccuparvi adesso? Donald Trump è solo un bullo che è stato eletto capoclasse, al massimo organizzerà uno sciopero prima delle feste di Natale. Ma voglio venirvi incontro, e vi (rassi)curerò. Non c’è niente di più tranquillizzante, nelle situazioni di incertezza, di avere un’idea di quello che accadrà. Quindi state pure tranquilli: ecco le 13 cose che quasi sicuramente farà Donald Trump.

 

 

 

 

 

 

1.

Risolleverà l’economia statunitense, rivoluzionerà il sistema sanitario rendendolo gratuito, smonterà gli interessi e l’ingerenza delle multinazionali nella vita quotidiani dei cittadini, renderà finalmente libera e imparziale la stampa, debellerà qualsiasi forma di corruzione, cancellerà ogni tipo di debito, investirà tutto sulla riformulazione del sistema di istruzione, renderà partecipe ogni cittadino della vita pubblica della nazione, scriverà un libro di fiabe e donerà i proventi in beneficenza, e fare altre splendide cose. Poi suonerà la sveglia. Si alzerà incazzato e metterà lo sgambetto al primo messicano che passa.

 

2.

Ricostruirà completamente i territori dell’Italia centrale colpiti dalle onde sismiche degli ultimi mesi. Lo farà senza chiedere un soldo ai contribuenti americani, né a quelli italiani. Attingerà al proprio patrimonio. La ricostruzione avverrà in tempi ristretti e secondo i più efficienti criteri antisismici. Regalerà spontaneamente questa rinascita all’Italia. La sua unica condizione sarà che le nuove case siano abitate soltanto da conigli canterini e scimmie con cappello (saranno esclusi per ragioni politiche Bugs Bunny e il macaco nemestrino).

 

3.

Farà pulire e sostituire la poltrona della Studio ovale e la tavoletta di ogni water della Casa bianca. Perché lui non si siede dove è stato seduto un nero.

(N.b. se ti stai chiedendo che senso ha far pulire una cosa che hai intenzione di far sostituire, vuol dire che non sei ancora entrato nella fantastica mentalità di DT. Cosa aspetti?).

 

4.

Imparerà a leggere.

 

5.

Darà a tutti gli stessi diritti. Tranne ai neri. E ai messicani. E agli asiatici. E alle donne, ai poveri, agli omosessuali, ai sudtirolesi, ai musulmani, agli induisti, a chi crede in Quetzalcoatl, ai nipoti di John Titor, ai fan di Tarzan, a chiunque sappia fare le divisioni a due cifre. Dunque solo ai bianchi, ma non tutti i bianchi, solo a quelli puri. Quindi niente mediterranei o slavi, niente scandinavi o teutonici. Solo i bianchi americani. Ma non di tutte le zone dell’America, solo alcune. Anzi no, nemmeno a loro. Nessuno avrà i suoi diritti.

 

6.

Farà una five star frog spalsh sulla tomba di Chris Benoit.

 

7.

Palperà il culo di tua nonna e darà la colpa a un nero cinese ispano ebreisulmano comunista con una benda sull’occhio e originario del Suriname. E tu gli crederai.

 

8.

Costruirà quello che la storia ricorderà come il Muro di Trump. Sarà l’unica costruzione umana urinabile dallo spazio.

 

 

9.

Risolverà il problema della violenza della polizia dichiarando l’essere neri un reato e l’essere poveri una malattia mentale.

 

10.

Ruberà il natale.

 

11.

Ucciderà a mani nude ogni terrorista. Il numero di lettori di XCose subirà un notevole calo.

 

12.

Dichiarerà guerra allo Swazilland.

 

13.

Leggerà quest’articolo e si innamorerà di me.

 

 

P.S.

E comunque vincerà Chris Benoit. Ho sempre fatto il tifo per lui.

 

P.P.S.

Ecco, ora che sapete cosa quasi sicuramente accadrà, potete essere più tranquilli, più sereni. Ma prima di lasciarvi c’è un’ultima cosa che voglio dirvi. Di tutto ciò che ho scritto, soltanto una cosa non è vera e non lo sarà mai, ho detto una sola bugia. Voi non siete miei amici.

 

 

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robe

Scrivo, cerco, abito esistenze. Ho trovato nella sociologia una dimensione che posso chiamare casa. Mi affascinano la potenza degli atti creativi, le esplosioni di idee, la dialettica esistente tra il divenire sociale e i processi di costruzione identitaria, tutte le assenze, qualsiasi cosa sia altro. Allora mi lascio scrivere, cercare, abitare.