5 motivi per vedere Sense8

Ideata dalle sorelle Wachowski nel corso degli anni successivi a Matrix e portata sullo schermo nel 2015 grazie al colosso dell’intrattenimento Netflix, Sense8 è difficile da descrivere sia in poche parole che in libri interi, come spesso accade per le loro opere.

Ancora in collaborazione con il produttore e regista Michael Straczynski, Lana e Lilly hanno ideato una storia che racconta del senso di appartenenza, della speranza, della condivisione e dell’amore.

La serie è divenuta celermente popolare innanzitutto per il suo charme, in quanto prodotto delle celebri sorelle, ma andando avanti con le prime puntate è facilmente comprensibile come abbia potuto attrarre un così vasto pubblico: il tema della varietà sessuale viene affrontato immediatamente e a più riprese in maniera approfondita, spaziando per l’omofobia e la violenza nei confronti del “diverso”, sia essa fisica o psicologica.

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14 volte in cui Ron Weasley è stato distrutto nei film

Molti considerano Ronald Weasley “l’amico stupido di Potter”, appellativo che gli viene dato principalmente dopo aver visto i film senza aver letto i libri. Perché, effettivamente, hanno purtroppo dato a Rupert Grint la parte di un personaggio che somiglia molto all’ultimo maschio dei Weasley, ma ne prende solo i lati negativi!

Il coraggio e la lealtà che Ron dimostra in ogni possibile occasione vengono messi regolarmente da parte da ogni regista e sceneggiatore che ha preso in mano un libro della Rowling e ne ha fatto… beh, quello scempio che tutti conosciamo. Mi riferisco in particolare al fatto che negli ultimi 5 film hanno eliminato o dato infinitesimale importanza a discorsi in realtà importantissimi, facendo Ronald peggiore di quanto non sia.

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1 Recensione di Kill Your Friends, John Niven, 2008

La critica alla società capitalistica è sempre impressionante in Niven, continua a creare questi personaggi straricchi, stradrogati, che ben sanno di essere crudelmente destinati alla solitudine ma preferiscono così. Foriero di un linguaggio ben oltre i limiti del consentito, ecco a noi Steven, il nostro protagonista, che incarna una sorta di American Psycho all’inglese. Nessun background (elemento che potrebbe affascinare quanto distrarre dalla trama principale), nessun legame, solo colleghi, gente che odia (o sarebbe meglio dire disprezza) e invidia, una serie di menzogne che reggono il castello di carta su cui basa la propria carriera.

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1 Recensione di Echi in tempesta, di Christelle Dabos

Con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto avevo preventivato, ho avuto modo di concludere questa saga. Avrei voluto scrivere “finalmente”, ma la verità è che nessuno vorrebbe mai abbandonare il mondo in cui si cala iniziando un libro, in particolare se ben strutturato e affascinante come quello de L’Attraversaspecchi.

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1 Recensione di L’inconfondibile tristezza della torta al limone, di Aimee Bender

Questo libro è stato un’altalena continua, una montagna russa emotiva.

Ero partita senza troppe speranze, volendo conoscere quest’autrice di cui non avevo mai sentito parlare ma che riscuoteva abbastanza successo.

Le prime pagine mi hanno sconvolta, appassionandomi tanto da farmi divorare il libro in poche ore, tenendomi sulle spine con i continui flashback e riferimenti a diversi momenti della vita di Rose, la protagonista, da farmi attendere con ansia sempre crescente la parte successiva.

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16 libri da leggere su una finta spiaggia in una finta estate parte 2

Ci siamo, è arrivata l’estate e con essa il tempo libero! Si, non fa ridere nemmeno me…

Ma abbiamo quindi modo di continuare con i nostri consigli di lettura, occupandoci di altri 8 generi letterari!

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3 libri in 15 giorni? Meglio una recensione de L’Attraversaspecchi

La saga de L’Attraversaspecchi ci ha incantati dalla prima parola grazie alla maestria dell’autrice nel tenere il lettore incollato alle pagine, desideroso di immergersi nel mondo che ci descrive. Purtroppo per i fan esteri l’attesa è difficile, in quanto la traduzione inglese, italiana ecc. arriva sempre con diversi mesi di ritardo rispetto alla pubblicazione francese.

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6 tra i migliori libri sui lupi

Uno degli animali più evocativi in tutte le epoche e culture è il lupo.

Tra le fiabe lo conosciamo come “il grande lupo cattivo”, pronto ad abbattere casette con il fiato o ad ingannare bambine e agnellini con travestimenti crudeli. Nelle leggende varia a seconda della cultura: secondo i norreni, la liberazione di Fenrir, figlio di Loki, segnerà l’inizio del Ragnarok; per turchi, greci e romani era simbolo di fertilità, rinascita e conoscenza. Nel Medioevo la paura per il lupo mannaro crebbe fino a portare spesso all’isteria, per i nativi d’America la sua ambivalenza è necessaria per la sopravvivenza…
La psicoanalisi ha utilizzato il lupo come soggetto di studio per l’inconscio. “Nell’essere umano il lupo personifica un desiderio indifferenziato di divorare tutto e tutti, di avere tutto, spesso a causa di un’infanzia infelice. Queste persone sviluppano un lupo affamato dentro di sé. Sono totalmente soggetti alla coazione. Il lupo provoca in loro un’insoddisfazione costante, ringhiante. Essi vorrebbero letteralmente divorare il mondo intero” . (Marie-Louise Von Franz).

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