14 volte in cui Ron Weasley è stato distrutto nei film

Molti considerano Ronald Weasley “l’amico stupido di Potter”, appellativo che gli viene dato principalmente dopo aver visto i film senza aver letto i libri. Perché, effettivamente, hanno purtroppo dato a Rupert Grint la parte di un personaggio che somiglia molto all’ultimo maschio dei Weasley, ma ne prende solo i lati negativi!

Il coraggio e la lealtà che Ron dimostra in ogni possibile occasione vengono messi regolarmente da parte da ogni regista e sceneggiatore che ha preso in mano un libro della Rowling e ne ha fatto… beh, quello scempio che tutti conosciamo. Mi riferisco in particolare al fatto che negli ultimi 5 film hanno eliminato o dato infinitesimale importanza a discorsi in realtà importantissimi, facendo Ronald peggiore di quanto non sia.

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1 Recensione di Kill Your Friends, John Niven, 2008

La critica alla società capitalistica è sempre impressionante in Niven, continua a creare questi personaggi straricchi, stradrogati, che ben sanno di essere crudelmente destinati alla solitudine ma preferiscono così. Foriero di un linguaggio ben oltre i limiti del consentito, ecco a noi Steven, il nostro protagonista, che incarna una sorta di American Psycho all’inglese. Nessun background (elemento che potrebbe affascinare quanto distrarre dalla trama principale), nessun legame, solo colleghi, gente che odia (o sarebbe meglio dire disprezza) e invidia, una serie di menzogne che reggono il castello di carta su cui basa la propria carriera.

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16 libri da leggere su una finta spiaggia in una finta estate parte 2

Ci siamo, è arrivata l’estate e con essa il tempo libero! Si, non fa ridere nemmeno me…

Ma abbiamo quindi modo di continuare con i nostri consigli di lettura, occupandoci di altri 8 generi letterari!

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6 tra i migliori libri sui lupi

Uno degli animali più evocativi in tutte le epoche e culture è il lupo.

Tra le fiabe lo conosciamo come “il grande lupo cattivo”, pronto ad abbattere casette con il fiato o ad ingannare bambine e agnellini con travestimenti crudeli. Nelle leggende varia a seconda della cultura: secondo i norreni, la liberazione di Fenrir, figlio di Loki, segnerà l’inizio del Ragnarok; per turchi, greci e romani era simbolo di fertilità, rinascita e conoscenza. Nel Medioevo la paura per il lupo mannaro crebbe fino a portare spesso all’isteria, per i nativi d’America la sua ambivalenza è necessaria per la sopravvivenza…
La psicoanalisi ha utilizzato il lupo come soggetto di studio per l’inconscio. “Nell’essere umano il lupo personifica un desiderio indifferenziato di divorare tutto e tutti, di avere tutto, spesso a causa di un’infanzia infelice. Queste persone sviluppano un lupo affamato dentro di sé. Sono totalmente soggetti alla coazione. Il lupo provoca in loro un’insoddisfazione costante, ringhiante. Essi vorrebbero letteralmente divorare il mondo intero” . (Marie-Louise Von Franz).

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4 famose imitazioni di Jacques Cousteau

4 famose imitazioni di Jacques CousteauJacques-Yves Cousteau è stato uno dei più grandi esploratori marini e oceanografi della storia. Con i suoi viaggi a bordo della nave Calypso ha regalato al mondo una lunga sfilza di documentari sul mondo sommerso, invenzioni come la muta da sub e film documentari come Il mondo silenzioso, vincitore tra l’altro di un premio Oscar.

Ma la sua fama non poteva passare inosservata al mondo della comicità, ed infatti negli anni diversi comici (e non solo) si sono prodigati in parodie e imitazioni di Jacques Cousteau, “rubandogli” il tono di voce, l’accento francese, il capellino rosso, la camicia celeste e a volte persino la Calypso.

XCose ha voluto raccogliere, in nessun ordine particolare, quattro parodie e imitazioni di Jacques Cousteau.

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1 viaggio tra Fantascienza e Unheimlich

1 – Fantascienza e Unheimlich

 

 Il senso di spaesamento (Unheimlich) dovuto all’assenza di confini nello spazio digitale è un argomento molto usato nella fantascienza, dovuto alla nascita di comunità basate non sulla prossimità materiale, fisica, ma emotiva. Ne tratta Gibson in Neuromancer metaforizzando la non appartenenza con lo “Sprawl” attuale e il Cyberspazio virtuale, ma è anche una costante presenza angosciante nella maggior parte dei romanzi di P. K. Dick; l’ Unheimlich heideggeriano permea il suo universo letterario proprio come fa la Divina Provvidenza manzoniana, preclude la serenità dei suoi personaggi, i quali si sentiranno sempre esclusi, fuori dagli schemi.

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1 recensione di “Still Life”

 

Still Life – Uberto Pasolini, 2013

 

Un’inesistenza di fiumi in costante piena. Gradini estranei per colazioni immaginarie. L’assenza intesa come folla di esistenze, come esercito di attimi in procinto di diventare e diventarsi. L’inconcepibile nulla e il suo invito a cena. Le sere uguali, la forza indomabile, i riti quotidiani, un giorno che non si può credere, le passeggiate eterne. Questa mattina di pioggia disegnata.

 

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100 articoli di XCose

Dopo un anno di attività XCose ha raggiunto i suoi primi 100 articoli!
Spaziando dalle recensioni alle classifiche buffe, dall’intrattenimento alle categorie Cinema, Teatro, Libri… siamo orgogliosi di presentarvi un résumé delle nostre prime 100 creazioni.

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1 recensione di La Bella e la Bestia

Giovedì 16 Marzo 2017 è uscito nelle sale cinematografiche il remake del classico Disney “La Bella e la Bestia”.
Diretto da Bill Collon, per la messa in scena del cartone animato è stato composto un cast degno di ammirazione, a partire dalla protagonista Emma Watson, nei panni della fanciulla Belle, e Dan Stevens, nel ruolo della bestia.

Un film attesissimo da tutti, come è ormai per ogni nuova uscita della Walt Disney Pictures; andiamo, a chi non può piacere vedere un film iniziare con il meraviglioso e simbolico castello Disney?

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1 recensione di “King Arthur – Il potere della spada”

King Arthur – Il potere della spada” diretto da Guy Ritchie e uscito nelle sale italiane il 10 maggio 2017, ripercorre le gesta di Artù con un’inedita potenza espressiva regalando al pubblico un action fantasy sorprendentemente magnifico.
A differenza dell’opera di Antoine Fuqua, “King Arthur” (2004), qui le vicende di Re Artù sono trattate con maggiore leggerezza, abbandonando la fedeltà storica a favore del fantasy più puro, immergendosi fra magie e creature di vario genere e diventando in più punti un vero e proprio videogioco d’azione.

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