10 Migliori comici italiani contemporanei

Il panorama comico italiano è vasto e si è evoluto tanto nel tempo. Oggi sembra che ci sia una propensione a considerare la comicità italiana un po’ più vecchia come quella migliore e inimitabile. Semplice nostalgia o critica sincera nei confronti della comicità italiana di oggi che sembra abbia virato maggiormente verso il cabaret e l’intrattenimento banale? Si potrebbe parlare oggi, tra i comici in vita, di vera comicità italiana, magari scostandosi un po’ dal “mainstream”?
Oggi quindi presentiamo la classifica, secondo il nostro modesto parere, dei 10 Migliori comici italiani contemporanei.

10 – PAOLO MIGONE

Paolo Migone

Alla decima posizione nella classifica dei 10 migliori comici italiani contemporanei troviamo Paolo Migone: il comico giusto nel posto sbagliato. Per troppi anni il suo nome è stato legato a Zelig, una trasmissione che ha decisamente fatto il suo tempo e che oggi viene utilizzata come esempio di “programma che non fa ridere”.
Negli anni però Zelig ha saputo sfornare anche roba molto buona e Paolo Migone, l’uomo con il camice bianco e l’occhio nero, è decisamente una di queste.

Si sa che i monologhi sulle differenze uomo/donna, le vacanze e la suocera sono tra i più gettonati nel panorama comico italiano, a tal punto che col tempo hanno decisamente cominciato ad annoiare. Paolo Migone però è la prova che si può essere divertenti e innovativi anche utilizzando questi temi triti e ritriti. Questo avviene perché i monologhi di Migone sono pieni di metafore ed esagerazioni imprevedibili e geniali, che gli permettono di differenziarsi bene da molti dei suoi colleghi che parlano di queste stesse cose.

Per chi volesse avere la prova definitiva che Paolo Migone è più del suo personaggio “zelighiano”, può leggere il suo libro L’occhio nero al panda gliel’ho fatto io, dove, oltre alle trascrizioni dei suoi primi monologhi a Zelig, si trova per l’appunto un Migone più profondo e poetico.

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9 – CLAUDIO BISIO

Claudio Bisio

Prima di un’eternità spesa come conduttore di Zelig, una parentesi da conduttore di un talent show e i film con Frank Matano, c’erano Quella vacca di Nonna papera, Aspettando godo e Rapput.

La carriera di Claudio Bisio è di quelle invidiabili da qualsiasi comico: spettacoli, libri, programmi tv e persino un album: il meraviglioso Patè d’animo, contenente perle come la già citata Rapput, Sapore di pinne e il capolavoro Alfonso 2000, quest’ultimo portato anche in scena in Aspettando godo in versione “non musicata”. Canzoni che oltre ad essere esilaranti, sono anche tecnicamente impeccabili essendo state scritte da Rocco Tanica con basi degli Elii.

Chiusa la parentesi musicale di Claudio Bisio, passiamo al sodo: Quella vacca di nonna Papera, pur essendo un libricino piccolo, lo considero un must have per gli appassionati di comicità, il capitolo sulla sindrome di Quo e quello in cui tenta di far funzionare il suo computer, soprannominato “la bestia”, resteranno sempre impressi nella mia mente.

Indimenticabili anche i personaggi di Mai Dire: il dottore Imbruglia fissato con le mamme e il doping, Micio il manager fallimentare ed i suoi capolavori più grandi: le imitazioni di Dario Fo e di Paolo Limiti.

Libri e spettacoli teatrali restano tra i punti forti della sua carriera che gli garantiscono un posto nella classifica dei 10 migliori comici italiani, e tutto sommato è riuscito a cavarsela alla grande anche in epoca “zelighiana”. Il rischio, purtroppo, è che Claudio Bisio venga ricordato principalmente come “quello di Zelig”, e non è una bella cosa.

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8 – SAVERIO RAIMONDO

Saverio Raimondo

Saverio Raimondo è quello che consideravo “il tizio con la voce fastidiosa che fa i monologhi dalla Guzzanti”. In seguito, seguendo i suoi lavori successivi, sono arrivato a considerarlo un’ottima novità nel panorama comico italiano nonché il più bravo del gruppo Satiriasi.

Lo vidi per la prima volta in diretta nel suo esordio televisivo nella trasmissione della Guzzanti Un due tre… stella e devo dire che i suoi monologhi non mi entusiasmarono subito, pur accorgendomi che ciò che stavo guardando fosse roba diversa dal solito. La prova definitiva della bravura di Saverio Raimondo, quella per la quale ho deciso di inserirlo all’ottavo posto nella classifica dei 10 migliori comici italiani, per me sono stati i servizi in stile inchieste che ha realizzato per programmi come La Gabbia. Servizi geniali e divertentissimi, interviste irriverenti a politici e passanti, piccole candid, montaggi creati ad arte per supportare le realtà satiricamente distorte di Saverio Raimondo. La iena che Mediaset non può permettersi.

Molto divertenti anche i suoi brevi vlog satirici pubblicati su YouTube e il suo CCN (Comedy Central News)Saverio Raimondo è un’ottima occasione per godersi della buona satira in un periodo in cui la satira scarseggia.

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7 – ALDO, GIOVANNI E GIACOMO

Aldo Giovanni e Giacomo

Ammetto di aver provato una certa difficoltà a scrivere questa parte della top 10, per via dei troppi ricordi.
Aldo, Giovanni e Giacomo meritano appieno un posto nella classifica dei 10 migliori comici italiani, sono un pezzo della mia infanzia e soprattutto un pezzo d’Italia, questo non si può negare.

In questo settimo posto della classifica si potrebbero citare gli sketch della tv svizzera, il viaggio in “Subaru baracca”, gli indimenticabili effetti sonori di Giovanni, un’infinità di personaggi e un’altrettanto vasta collezione di battute che non invecchiano mai. Dai primi spettacoli, passando per i vari Mai Dire, i film (soprattutto il leggendario Tre uomini e una gamba), fino ad arrivare ad Ammutta Muddica, il trio ha ampiamente dimostrato non solo di saper far ridere, ma di saperlo far fare anche a distanza di anni, mantenendo intatto il proprio stile. Magari lo stesso non si può dire per i loro film, anche se Il ricco, il povero e il maggiordomo è stato un buon tentativo di ritorno alle origini.

Resta il fatto che Ammutta Muddica è stata la prova definitiva per zittire chi diceva che il trio avesse perso il proprio potenziale comico e/o pensasse solo a battere cassa con gli spot pubblicitari.

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6 – ROBERTO BENIGNI

Roberto Benigni

Di Roberto Benigni, ormai, si è detto di tutto, in positivo e in negativo.
Eppure il piccolo diavolo toscano, qui al sesto posto nella mia classifica dei 10 migliori comici italiani, resta un grandissimo mito della comicità.

Roberto Benigni è un Genio con la G maiuscola, comico e poetico insieme, volgare e raffinato, autore di quel “Wojtylaccio” ma che ci finirà a vedere insieme La vita è bella. Insomma, un esempio cardine di sacro che si mescola col profano. Energico fino all’inverosimile. Salta, ride, spara battute a raffica, improvvisa versi in rima. Impossibile non farsi trascinare.

Da segnalare lo spettacolo TuttoBenigni 95/96, di cui ne custodisco gelosamente una copia in DVD.
Ecco, TuttoBenigni 95/96 da solo basterebbe a inserire questo grande comico in questa lista. Uno spettacolo di stand-up cattivo e irriverente quando in Italia ancora non si parlava di stand-up.

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5 – FABIO DE LUIGI

Fabio De Luigi

Al quinto posto nella classifica dei 10 migliori comici italiani troviamo Fabio De Luigi. Chiunque abbia mai utilizzato la parola “millemila” dovrebbe pagare una piccola percentuale a quest’uomo.

La mente geniale di Fabio De Luigi ha partorito negli anni d’oro delle trasmissioni della Gialappa’s Band una cornucopia di personaggi talmente divertenti che risulterebbe difficile farne una top ten (giuro che ci proveremo). Di questi numerosissimi personaggi molti sono indimenticabili, altri purtroppo sembrano finiti nel dimenticatoio a causa della cancellazione dei video su YouTube da parte di Mediaset per violazione di copyright, ma restano ugualmente divertenti.

Se infatti molti ancora oggi ricordano L’Ingegner Cane (ormai diventato un vero e proprio meme), il cantante Olmo, Medioman, l’imitazione di Calderoli e dei suoi “bellissimi”, quella esilarante di Lucarelli (“Paura eh?”), o ancora Guastardo Della Radica: il giornalista raffinato e “all’antica” direttore della rivista “Gente di un certo livello”, non tutti però ricorderanno facilmente l’imitazione geniale del giornalista Mario Giordano, dipinto come un bambinone circondato da giocattoli, o Bum Bum Picozza: il finto inviato di Striscia poi passato alle Iene, o ancora l’onorevole Ghandi: politico che ogni volta rimaneva vittima di scherzi palesemente pilotati da parte della trasmissione Scherzi ad Arte.
L’unica pecca è che col tempo abbia deciso di smettere.
Insomma: più Ingegner Cane e meno Dash.

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4 – MAURIZIO CROZZA

Maurizio Crozza

Maurizio Crozza è la prova vivente che si può fare comicità televisiva di ottima qualità ed è sicuramente il comico attualmente più prolifico presente in questa lista.

Aveva iniziato assieme alla Gialappa’s con una sfilza di personaggi – non tutti riuscitissimi – spesso in coppia con Ugo Dighero, poi ha svoltato verso la satira politica e la sua vita è migliorata alla grande.

È passato dai tormentoni alla satira sui politici a Ballarò, a chi gli rimproverava il brusco cambio di genere ha risposto in un suo libro affermando “neanche a 15 anni scopavo” e boom, in pochi anni diventa uno dei migliori comici italiani, oggi il migliore di quelli all’attivo, degno del quarto posto nella nostra lista dei 10 migliori comici Italiani.

Non bisognerebbe neanche spiegare perché Maurizio Crozza è così in alto nella lista, basterebbe sintonizzarsi su La7 ogni venerdì sera alle 21:00.
Maurizio Crozza è un treno ad alta velocità carico di battute, satira, personaggi, costumi, riflessioni, parodie.

Tutto questo confezionato una volta alla settimana per un’oretta e mezza ogni venerdì. E cosa vuoi di più?

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3 – BEPPE GRILLO

Beppe Grillo durante la prima tappa del tour "Te la do io l'Europa" presso il teatro Metropolitan di Catania, 01 aprile 2014. ANSA/ORIETTA SCARDINO

Sul podio, al terzo posto della classifica dei 10 migliori comici italiani troviamo Beppe Grillo.

Bisogna mettere subito in chiaro una cosa: Beppe Grillo è stato sicuramente uno dei primi a portare nella tv italiana una satira nella sua accezione più elementare possibile (in senso positivo): senza personaggi, senza travestimenti e senza una scenografia curata (riguardo quest’ultima, chi conosce i suoi spettacoli sa quanto sia secondario per lui il ruolo del palco, dato che tende a girovagare tra il pubblico mentre parla).

Quando si parla di Beppe Grillo come degno esponente della comicità italiana si fa riferimento sicuramente a quella meravigliosa collezione di spettacoli risalenti all’epoca post-Pippo Baudo ma pre-discesa in politica: da Cervello (1997) a Grillo is Back (2010), una decina di spettacoli dove Beppe Grillo mette in scena una satira dura e cruda su argomenti pungenti e con un linguaggio spesso irriverente e decisamente esplicito.

Gli spettacoli di Beppe Grillo sono tanti e durano molto, li ho visti e rivisti più volte senza mai avvertire di star perdendo tempo. Non mi è mai capitato di annoiarmi durante la visione di uno di essi nonostante non ci fossero “effetti speciali” di nessun genere, ma solo una persona in piedi tra il pubblico a parlare.

È il potere dei discorsi di Beppe Grillo. Non dice mai cose banali, nei suoi spettacoli c’è sempre quella giusta dose di comicità, informazione e interazione col pubblico che davvero tiene incollati fino alla fine. Quando alla fine di una considerazione intelligente c’è anche un’ottima punch line, allora non ci sono motivi per lamentarsi. Si ride.

Beppe Grillo si può amare e odiare per tanti motivi, ma non si può negare il grande ruolo che ha avuto nel panorama della comicità italiana.

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2 – DANIELE LUTTAZZI

Daniele Luttazzi

Prima di parlare di Daniele Luttazzi comico bisognerebbe parlare di Daniele Luttazzi uomo: medico, musicista, disegnatore, scrittore, fumettista, boy scout, cantante, persino consigliere comunale per un breve periodo della sua vita.
Quest’uomo è stato qualsiasi cosa, ma la sua specialità rimane la satira: quella cattiva, sporca, irriverente ma maledettamente divertente che lui ha portato in Italia per la prima volta.

Daniele Luttazzi è uno di quei comici che ti cambia per quanto ti fa riflettere e divertire. Ti affascina, ti rimane dentro, anche se di certo non è un comico adatto a tutta la famiglia.

Gino & Michele anni fa dissero che la particolarità di Daniele Luttazzi è quella di giocare come un bambino con il filo che collega il sacro e il profano, e mai definizione fu più adatta per questo grande artista: Luttazzi ti fa una battuta stupida sulla carta igienica, e poco dopo te ne fa un’altra seria sulla guerra, mantenendo lo stesso stile, la stessa mimica.

Daniele Luttazzi è imprevedibile, non sai mai cosa dirà, magari dice una cosa che ti da un sacco fastidio, ma per cui dopo un po’ ridi da pazzi senza manco vergognarti.

Proprio per la sua satira scomoda Luttazzi ha pagato spesso un prezzo molto alto ed è stato cacciato da praticamente qualsiasi principale emittente televisiva italiana.

Il punto debole della sua carriera rimane quello scandalo del 2010 delle battute copiate, davvero troppe. Ci sarebbero tantissime cose da dire a riguardo, personalmente credo che mi sarei arrabbiato di più se un comico avesse usato quelle battute di comici americani leggendari per intascare i soldi di una serata televisiva, piuttosto che per importare in Italia nuovi stili e linguaggi comici.

Scandalo o non scandalo, la bravura di Daniele Luttazzi rimane ineguagliabile e meritevole di un posto nella classifica dei 10 migliori comici italiani.

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1 – CORRADO GUZZANTI

Corrado Guzzanti

La prima parola che mi viene in mente quando guardo qualsiasi sketch o imitazione di Corrado Guzzanti è “intelligente”. Nel frutto della sua satira si vede che c’è dietro tanto lavoro e soprattutto tanta voglia di far sia ridere che riflettere. Il suo repertorio è molto simile a quello di Fabio De Luigi: pochissimi monologhi ma un’infinità di personaggi, sia imitazioni che creazioni originali, e anche qui risulterebbe davvero difficile scegliere un preferito.

La genialità di Guzzanti sta proprio nella cura minuziosa dei dettagli, i suoi personaggi sono curati come dipinti. Corrado Guzzanti non ti fa il critico d’arte con la erre moscia spocchioso, Guzzanti ti fa il venditore di quadri pazzoide che mangia il pollo usando i suoi quadri come tavolo e che ripete “ehrrr” prima di ogni parola, e ci aggiunge pure il cartellino del prezzo appeso alla giacca come ciliegina sulla torta.

E le imitazioni non sono da meno: anche se ritraggono personaggi realmente esistenti, c’è sempre quella “distorsione” esageratissima che li fa apparire diversi. Lui stesso in un’intervista disse che non ci sarebbe stato gusto ad imitare le persone riproducendone certi tratti e facendogli dire qualcosa di divertente, ma doveva esserci sempre un’esagerazione, un qualcosa in più che modificasse la persona originale, e lui in questo ci è riuscito più di qualsiasi altro comico italiano.

Ecco perché il suo finto Gabriele La Porta ha un coltellaccio in mano e un ostaggio in studio, il suo Emilio Fede in Millenovecentonovantadieci ha una scrivania che si ribalta per rivelare un tavolo da gioco, ed il suo Rutelli è più simile ad Alberto Sordi che al Rutelli vero.

Si potrebbe andare avanti per ore e ore a discutere delle miriadi di personaggi geniali: Lorenzo, Vulvia, il massone, il tecnoco, Quèlo, il poeta Brunello Robertetti, ma forse di questo ce ne occuperemo più in là. Corrado Guzzanti oggi sembra più interessato alle serie tv che alla satira, ma ha rappresentato davvero molto per la comicità italiana. Primo posto meritatissimo nella classifica dei 10 migliori comici italiani.

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Emanuele

Nato nel 1994. Terminato il liceo scientifico, si iscrive all'Università Federico II di Napoli dove si laurea in Culture digitali e della comunicazione nel 2015 e in Comunicazione pubblica, sociale e politica nel 2018. Nel 2016 ha fondato XCose assieme ad alcuni amici, ma negli anni ha scritto articoli anche per Web a Colazione e Ambiente Solidale. Nel 2019 tramite Patreon ha collaborato ai testi di 3 episodi di Epic Rap Battles of History, di cui uno tutt'oggi inedito. Ha fatto un paio di interventi nello show comico americano Good Mythical Morning.