XCose presenta la recensione di Brain Droppings, il secondo libro del grandissimo comico americano George Carlin (1937-2008).
Il libro è stato pubblicato nel 1997 e la versione audiobook ha permesso a Carlin di vincere il suo terzo Grammy award.

Partiamo dal titolo: il termine “Brain Droppings” indica più di una semplice metafora del riportare dei piccoli pensieri su carta: rispecchia la struttura variegata e non uniforme del libro che, più che a una collezione di monologhi di George Carlin, a tratti somiglia più a un lungo flusso di coscienza.
Brain Droppings, infatti, non presenta una struttura narrativa specifica ma è suddiviso in discorsi brevi, osservazioni, trascrizioni di monologhi e elenchi vari.
L’idea è resa bene dalla lunga sfilza di parole che figurano in copertina per riassumere il contenuto del libro: battute, comicità, nozioni, nonsense, dubbi, satira, opinioni, prese in giro, domande, divertimento, pensieri, sarcasmo, credenze, derisioni, asserzioni, stupidaggini, assunzioni, impeto, riferimenti inquietanti e alienazione tossica.
Nella prefazione Carlin ci illustra come sono stati bilanciati all’interno di Brain Droppings i tre macrocosmi oggetto della sua comicità: la lingua inglese e l’uso improprio che spesso se ne fa; quello che lui chiama “Little World”, ovvero questioni legate alla vita di tutti i giorni come cibo e animali e infine il “Big World”: guerra, politica e questioni sociali in generale.
Il tutto raccontato con lo stile del George Carlin degli anni ’90, quello dall’aria da zio burbero ma divertentissimo che manda a quel paese chiunque compreso il lettore, intitolando un capitolo: “Fuck you, I like this kind of jokes”. Non mancano però anche versioni complete di alcuni famosi monologhi di Carlin antecedenti la stesura del libro.

Quest’organizzazione complessiva dei capitoli può apparire sicuramente disorientante, ma le risate non mancano assolutamente.
Meno efficaci invece, a mio parere, sono state le “Short Takes”: una lunga lista divisa in due capitoli di battute brevissime in stile one liner miste a piccoli pensieri privi di punch line. È proprio in questi due capitoli che emerge maggiormente il lato “flusso di coscienza” del libro e nonostante sia presente qualche perla si percepisce che lo stile di Carlin si adatta poco a questo tipo di comicità.

Brain Droppings include dunque una buona dose di battute e piccole perle, seppure in misura più modesta rispetto a uno spettacolo di Carlin. Nonostante ciò rimane ugualmente un libro veloce e divertente.
WikipediaBrain Droppings Sito UfficialeSito Ufficiale