0,17 considerazioni intorno allo scandalo Facebook

 

Loro ci osservano. Ci guardano da lontano e studiano ogni nostra mossa. Ci scrutano, ci spiano, vogliono sapere tutto di noi. È così, da sempre. Si insidiano nelle pieghe della nostra mente, depongono uova nel nostro cervello. Ci vendono e ci comprano, non siamo altro che codici, numeri, obiettivi, merce, oggetti. Siamo sotto riflettori spenti sempre accessi, costantemente controllati, prigionieri in una gabbia di libertà. Siamo immersi in un mare di diamanti ma non sappiamo stare a galla. Le uova si schiudono e arrivano i fantasmi. Ma loro non si fermano, continuano a essere presenti, ci tendono una mano mentre con l’altra impugno un coltello, o un fiore, o un fiore che funge da coltello. Ci comprano e ci vendono, e noi nemmeno lo sappiamo. È questo che fanno, loro.

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