13 libri sulla condizione contemporanea della donna
Di recente ho scoperto che in alcuni paesi del Medioriente, alla fine del 2019 alle donne non era ancora permesso guidare. Io non ho preso la patente per scelta personale, ma da sempre vengo spinta verso questo passo, é proprio la possibilitá di decidere che non mi manca, ma non é lo stesso per tutti. O meglio, per tutte.
Da decenni il femminismo viene visto come una lotta per l’uguaglianza tra sessi, per rivendicare i diritti delle donne di tutto il mondo, per affermare la propria voce. Ma quali sono i paesi in cui davvero il femminismo ha avuto modo di prendere piede come una fiamma difficile da estinguere?
I paesi che ora consideriamo “civilizzati”, quelli da cui provengono la maggior parte dei prodotti culturali di massa, che vedono donne single e libere, lavoratrici e madri, innamorate e capaci di prendere le proprie decisioni da sole. Paesi in cui “Donne” dei Neri per caso viene cantata per scherzo, in cui Pink, Carrie Fisher, Ruth Bader Ginsburg e Scarlett Johansson possono esprimere il proprio sostegno alla causa senza essere additate come streghe. I paesi che hanno creato Amelia Earhart, Marie Curie, Rosa Parks e Cher sono ancora solo una minima parte, mentre ci sono ancora tanti paesi in cui donne come Harriet Tubman, Malala Yousafzai e Joy Harjo devono lottare per farsi ascoltare.
Ho pensato di consigliare dei libri “soft” sulla condizione della donna nei paesi extraeuropei, perché spesso non ci rendiamo conto di quanto sia importante continuare a lottare per chi non ha ancora ricevuto il giusto riconoscimento nella paritá di genere.
- Figlia di Sherazade – Ayse, per la cultura curda
- Leggere Lolita a Teheran – Azir Nafisi, per la cultura iraniana
- Persepolis – Marjane Satrapi, per la cultura islamica
- Puzzola – Sheba Karim, per la cultura pakistana
- La bastarda di Instanbul – Elif Shafak, per la cultura turca
- La cacciatrice di storie perdute – Sejal Badani, per la cultura indiana
- Creatura di sabbia – Tahar Ben Jelloun, per la cultura araba
- Donne dell’anima mia – Isabel Allende, per il Sudamerica
- Dovremmo essere tutti femministi – Chimamanda Ngozi Adichie, per un punto di vista africano
- L’educazione – Tara Westover, per la cultura mormona
- Dieci Donne – Marcela Serrano, per il Cile
- Venivamo tutte per mare – Julie Otsuka, per il Giappone
- Mille splendidi soli – Khaled Hosseini, per la cultura afgana
Con la Speranza che la conoscenza anche solo di uno di questi libri aiuti il lettore a riflettere in maniera piú approfondita sul ruolo che ricopre la donna a livello mondiale.