13 – DONALD TRUMP VS EBENEZER SCROOGE

L’episodio risale al dicembre 2013, quando Donald Trump non era ancora il candidato repubblicano alla Casa Bianca.


12 – BRUCE BANNER VS BRUCE JENNER


È una delle pochissime battaglie in cui un personaggio famoso ancora in vita sfida un personaggio di fantasia.
11 – SHAKA ZULU VS JULIUS CAESAR
Una straordinaria battaglia rap fra il dittatore romano Giulio Cesare e l’imperatore africano Shaka Zulu (interpretato dal rapper DeStorm Power).
Mentre Shaka ricorda a Cesare di essere stato ucciso dai suoi “amici” e non risparmia giochi di parole con la “Chicken Caesar salad“, di contro il dittatore romano gli rimprovera di indossare un pannolino ed essere indisciplinato.
Nel corso della battaglia fanno la loro incursione anche gli eserciti di entrambi i personaggi, di cui vengono rappresentate e spiegate le rispettive tecniche e formazioni di combattimento. Molto interessante, oltre che intelligentemente divertente.
10 – JACK THE RIPPER VS HANNIBAL LECTER

Tutti gli elementi di questa battaglia – testi, flow, beat, sfondi e costumi – si mescolano assieme alla perfezione per ricreare un’atmosfera horror riuscitissima, senza tuttavia rinunciare a quel pizzico di comicità che caratterizza le Epic rap battles of History.
9 – ALBERT EINSTEIN VS STEPHEN HAWKING
Una Epic rap battle of History ricca di riferimenti scientifici che vede protagonista Stephen Hawking, uno dei più grandi scienziati dei nostri giorni, contro un Albert Einstein particolarmente irascibile.
Lo scontro va avanti a colpi di formule e teoremi, ma il punto migliore rimane nella prima strofa, quando Einstein attacca Hawking esclamando: “I’m dope as two rappers you better be scared / ‘cause that means Albert E equals MC squared”, trasformando la sua teoria della relatività in un furioso dissing. Geniale, come l’intera battaglia.
8 – BOB ROSS VS PABLO PICASSO
Divertentissima battaglia rap fra il pittore cubista di fama mondiale Pablo Picasso e il pittore televisivo americano Bob Ross (scomparso nel 1995).
Picasso tenta in ogni modo di dimostrare la propria superiorità rispetto al suo avversario, perfino comparando il suo nome di battesimo lunghissimo e articolato al più corto e banale “Bob”.
Ma Bob, con la tranquillità e l’allegria che contraddistinguevano il vero Bob Ross, riesce tranquillamente a tenergli testa con delle provocazioni geniali, come la battuta sul “blue period“.



