Finalmente Nintendo ha scoperto le sue carte, mostrando al pubblico la sua futura console: Nintendo Switch (ex NX).
Il primo impatto lascia spazio a molte riflessioni e non tutte sono pienamente positive.
Riuscirà la Nintendo a risollevarsi dopo il brusco impatto commerciale (e non solo) fatto con la WiiU?
https://www.youtube.com/watch?v=f5uik5fgIaI
1 – La batteria
Trattandosi di una console che mira molto alla portabilità, la durata della batteria diventa fondamentale per l’utilizzo della stessa.
Non ci sono ancora notizie certe ma la speranza è che sia ben diversa da quella utilizzata per il GamePad della WiiU (dalla durata molto bassa).
2 – I Joy-Con
I Joy-Con sono l’elemento caratteristico della console Nintendo Switch (ne compongono il logo – come i due schermi per il Nintendo DS e famiglia), si tratta dei due moduli laterali che includono i tasti classici di un pad e che permettono al videogiocatore di poter interagire col media in modi diversi. Ad esempio, il giocatore li può unire tra loro (formando un pad compatto e classico), li può tenere separati (ricordando il Wii Mote e il Nunchuck della Nintendo Wii) oppure può utilizzarli singolarmente per partite in multiplayer locale.
Proprio in quest’ultimo caso nasce un dubbio spontaneo. Data la dimensione ridotta del singolo Joy-Con, quanto potrà essere comodo/pratico ai fini del gioco?
3 – Video fantasioso
Il video d’annuncio di Nintendo Switch mostra una serie di eventi che giustificano la trasformazione della console, inserendola in contesti davveri discutibili. Circa il 70% di quello mostrato è quasi impraticabile nella realtà (e quindi pura immaginazione), sia per questioni sociologiche (portare una console per videogiochi durante un aperitivo in terrazza con gli amici difficilmente può portare a quei risultati) che pratiche.
4 – Le cartucce
L’abbandono del disco (DVD o Blueray) non può che far piacere, sia per il potenziale tecnico delle cartucce (GameCard) sia per le ridotte dimensioni delle stesse (agevolandone la portabilità di cui la stessa console è promotrice).
Resta da vedere la qualità del prodotto come verrà riprodotta su schermo e se riuscirà a competere con le dirette rivali del settore.
Concludendo, Nintendo Switch si presenta come una WiiU 2.0, un ibrido tra console domestica e portatile che scommette tutto sulla possibilità d’interagire col videogioco in modi e luoghi “diversi” (in parte tablet, in parte PlayStation Vita).
Si tratta comunque di personalizzazione (la stessa console si “trasforma” a seconda dell’esigenze dell’utente) e come concept può anche funzionare.
Resta da vedere quanto sarà corposo e valido il catalogo giochi (c’è il potenziale rischio di avere una valanga di giochi già visti altrove – Skyrim è il primo) e se la macchina riuscirà a soddisfare le aspettative medie tecniche e ludiche di questo periodo (confidando in un’innovazione anche – e soprattutto – in game).
PS: la console è attesa per marzo 2017.
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