1 elogio della musica mashup e 1 diario sulla realizzazione di Snooping As Usual e Cool Fan

C’è un genere musicale che più di tutti mi ha catturato negli ultimi anni. Si tratta di quello che viene definito mashup, o più nello specifico mashup comico.
Quest’amore nasce nel 2017 con la scoperta della trilogia di album di Neil Cicierega (qui la mia recensione del suo Mouth Moods), ma i primi sentori c’erano già da ragazzino con l’ascolto dell’album Paté D’Animo di Claudio Bisio in collaborazione con Elio e Le Storie Tese, che includeva una serie di canzoni mashup tra cui la splendida Alfonso 2000.

Armato di passione crescente per la musica mashup e di appositi programmi per l’editing audio, nel 2018 decido di cominciare anch’io a giocare un po’ con la musica, tenendo ben a mente i capisaldi che rendono quei mashup tanto eccellenti.

La mia personale filosofia è che un pezzo mashup, in quanto espressione artistica anche comica, funziona tanto meglio quanto le due o più parti che lo compongono (sostanzialmente voce/i e strumentale/i) sono agli antipodi.
Personalmente ho sempre evitato, finora, di campionare ad esempio la voce di un cantante heavy metal sulla strumentale di un altro pezzo heavy metal, oppure mettere la voce di un rapper sulla base di un altro pezzo rap, ovvero di produrre lavori in cui il risultato finale fosse prevedibile (eccezione fatta forse per I Want A New Ghost, dove ho mixato la sigla di Ghostbusters con I Want A New Drug di Huey Lewis and The News, ma lì si trattava di una strizzata d’occhio al fatto che la prima fosse considerata un plagio della seconda): un lavoro del genere potrebbe soddisfare chi è alla ricerca di un remix musicalmente buono, ma sarebbe privo di quel genio comico che personalmente mi piace ricercare nei mashup. Parte del fascino di un brano mashup, infatti, per me sta proprio nel suo essere armonico nonostante l’assurdità dell’accostamento, nella sua capacità di farci chiedere: «com’è possibile che queste due cose assieme funzionino così bene?».
L’esempio più elementare di guizzo comico in un mashup che mi viene in mente è Friends di Neil Cicierega: si tratta di un joke musicale di soli 11 secondi: la base è il brano che fa da sigla alla serie Friends, ma al decimo secondo parte il “verso scimmiesco” del cantante dei Disturbed in Down With The Sickness, perfettamente in sincrono con il battito di mani.

Ricordo che fu proprio la passione per certi esperimenti di Cicierega, in particolare quelli più brevi e meno musicali, a farmi venir voglia di iniziare ad armeggiare con campionamenti audio. In quegli anni stavo concludendo gli studi alla magistrale e ricordo che i pomeriggi di audio editing si dimostrarono molto utili nello scaricare lo stress da preparazione della tesi.
I miei primissimi esperimenti erano ovviamente estremamente amatoriali e soprattutto privi di musica, mi limitavo a lavoricchiare con voci ed effetti sonori realizzando piccole gag come far comunicare Kurt Cobain e gli Evanescence al telefono o far giocare Eminem in una sala giochi.
Come già detto mi ispiravo ai lavori non musicali di Cicierega come Transmission e Shady Interlude, ma anche ai Corti di Elio e Le Storie Tese, che attraverso l’audio editing mescolavano le parole di canzoni, spot pubblicitari, audiolibri e quant’altro.
Poi con l’esperienza e la pratica ho iniziato a sperimentare anche con la musica, realizzando i primi mashup veri e propri come Spin The Dinosaur (il primissimo brano musicale completato), No Lovin’ For You e Dragulan’t.

I miei primi lavori sono stati raccolti e pubblicati nell’album Snooping As Usual, uscito su Bandcamp il 6 Aprile 2019: 12 tracce tra gag audio, pezzi mashup e un mix di entrambe le cose. Unico escluso il sopraccitato sketch di Eminem, intitolato Spaghetti Arcade, che al momento resta nel mio pc (ma un giorno potrei decidere di pubblicarlo).
Snooping As Usual è una creatura ibrida, una raccolta di esperimenti geneticamente modificati con lo scopo principale di intrattenere prima ancora di essere piacevoli all’orecchio. Non a caso ad ispirare in parte quest’album è stato anche Secret Diary: il primo, cacofonicissimo album di Girl Talk.
In Snooping As Usual c’è anche molta sperimentazione con la mescolanza di parole, che si ritrova in brani come She’s Got The Mad Bull (mix di Loser di Beck e The Look di Roxette, un inferno da editare) e Tom Pachiderma (pezzo rap ottenuto rimescolando le parole di Sushi Bar di Bassi Maestro: una breve narrazione umoristica della rivalsa di un uomo dal destino avverso, sulla base di un loop di Tom’s Diner di Suzanne Vega e qualche incursione sporadica di Adriano Celentano).
Se Snooping As Usual rappresenta il lato più amatoriale e sperimentale dei miei primi passi nel campo musicale, per il secondo album mi ero ripromesso di perfezionarmi creando qualcosa di meno caotico e privilegiare la musica.

Nasce così, poco più di un anno dopo, il 14 luglio 2020, Cool Fan. 12 tracce tutte musicali (esclusa l’ultima bonus track, di cui parlerò poco più avanti): niente gag, niente sketch e niente mescolanza di parole, solo mashup e accostamenti assurdi.
Per la realizzazione di questo secondo lavoro mi sono divertito e sbizzarrito quanto più potevo: ho messo le parole di Numb dei Linkin Park sulla base di Cruel Summer delle Bananarama (Cruel And Numb), ho mescolato Cyndi Lauper con i Nirvana (Funny Smell), ho messo la voce possente di Rob Zombie su una strumentale di Britney Spears (Horror Circus) e tanto altro.
Nel disco sono presenti anche un paio di brani che ho chiamato “skit” pur non essendo propriamente tali: sono Feet Skit e Salmo Skit e rappresentano dei mashup in miniatura: il primo mescola le parole di Semi-Charmed Life dei Third Eye Blind con Piedi, la sigla del gruppo di cabaret I Cavalli Marci; per la seconda ho messo il rap di Salmo in Bud Spencer sulla base di Return To Innocence degli Enigma.
L’album si chiude con una bonus track, chiamata appunto Bonus Track (Keyword) in cui la voce di Marracash in Parole Chiave viene usata per pronunciare una serie di 0 e di 1, sta al pubblico ingegnarsi e decodificare il messaggio!
La cover dell’album è una sorta di illusione ottica: su di esso appare per metà il mio volto ma l’immagine è più definita se essa viene vista da lontano.
Il titolo invece rappresenta un dualismo, un equilibrio tra serio e faceto: se letto così com’è esprime il lato “cool” dell’album, ovvero quello della musica mashup; se le due parole che lo compongono vengono invece invertite, diventa un doppio senso irriverente, a ricordare agli ascoltatori che si tratta di un lavoro fatto principalmente per divertire, un rimprovero a tutti quelli che prenderebbero la mia musica troppo sul serio.

Realizzare mashup è stata una delle mie passioni degli ultimi tre anni circa, e non escludo che in futuro potrei continuare a creare altri pezzi. La cosa certa è che continuerò ad ascoltare tanta musica mashup.
Per chi volesse ascoltare i miei due album sono entrambi disponibili in forma totalmente gratuita su Bandcamp, qui i link:

Snooping As Usual

Cool Fan

Emanuele

Nato nel 1994. Terminato il liceo scientifico, si iscrive all'Università Federico II di Napoli dove si laurea in Culture digitali e della comunicazione nel 2015 e in Comunicazione pubblica, sociale e politica nel 2018. Nel 2016 ha fondato XCose assieme ad alcuni amici, ma negli anni ha scritto articoli anche per Web a Colazione e Ambiente Solidale. Nel 2019 tramite Patreon ha collaborato ai testi di 3 episodi di Epic Rap Battles of History, di cui uno tutt'oggi inedito. Ha fatto un paio di interventi nello show comico americano Good Mythical Morning.