4 eterni nemici della risata
In una società sempre più di plastica in cui conformismo e mediocrità regnano sovrani, il riso rappresenta uno dei principali nemici dello status quo.
Il fragore del riso, la sua spontaneità, la sua imprevedibilità, la sua capacità di avvicinare al divino destabilizzano ogni forma di potere e stordiscono i mediocri.
Conoscere e contrapporsi ai principali nemici della risata è, in questi tempi, un obiettivo quanto mai urgente.
XCose presenta quindi un breve bestiario dei principali agelasti contemporanei che tentano, più o meno velatamente, di sopprimere il riso.
Il politicamente corretto
Il politicamente corretto è per antonomasia nemico giurato della risata.
Sul politicamente corretto è gia stato detto e scritto di tutto, specialmente negli ultimi tempi in cui esso sembra essere militarmente attivo più che mai proprio contro l’universo della comicità e dell’intrattenimento.
Quindi mi limiterò a una considerazione: l’aspetto meno menzionato e forse più triste del politicamente corretto è l’irrealizzabilità della sua terra promessa. Non tanto perché non possa esistere una società dove nessuno offende nessuno, ma perché chiunque, anche in un mondo ipoteticamente perfetto, troverebbe ugualmente scuse per sentirsi offeso da qualcosa.
Questo perché, alla fin fine, l’azione repressiva del politicamente corretto non è altro che una proiezione delle proprie insicurezze e della propria intolleranza riversata sul mondo intero.
Il fan estremista della stand-up comedy
Tanto superfluamente antipatriottico quanto eccessivamente esterofilo, il fan estremista della stand-up comedy odia il fatto che il mondo sia a colori.
Egli è infatti abituato a suddividere tutta la comicità in soli due generi: “Zelig” e “stand-up comedy”, di cui solo ciò che rientra nel secondo insieme per lui può essere considerato di qualità. Qualsiasi altra tecnica o genere comico, dal centone al grammelot al teatro Manzai giapponese, per lui rappresenta una devianza da debellare.
Lo stupratore dell’ironia
Lo stupratore dell’ironia è un utilizzatore occasionale dello strumento comico, che maneggia senza rispetto né amore.
Usare l’umorismo solo per portare a letto qualcuno/a, o per fare colpo sul capo, e poi tornare nei propri sarcofagi è contro natura ed eternamente blasfemo.
Il riso esiste fin quando è spontaneo, folle, irriverente, incontrollabile.
Il riferimento è a chi pensa che l’energia interiore del riso sia una cosa che può essere appresa come fosse aritmetica. Apprenderla in tal modo è tuttavia possibile, ma comporta il diventare nient’altro che una scultura di cera perfetta che si scioglie appena esce del museo.
Il politicamente impegnato
Interpretando tutta la realtà che lo circonda in base a dicotomie politiche in stile “o con me o contro di me”, il politicamente impegnato segue e comprende solo l’ironia politica apertamente schierata e d’attacco.
Questo perché in linea di massima il politicamente impegnato ride poco, e si differenzia in base alla sua preferenza politica: quello di destra ripete sempre morbosamente «voi ridete, ma intanto…»; quello di sinistra ha riso una sola volta nella vita guardando un vecchio sketch di Enrico Beruschi su YouTube, ma non può dirlo a nessuno.