I programmi comici vanno e vengono: solo negli ultimi due anni ne sono nati moltissimi nuovi (e perfino un talent show per scovare nuovi talenti comici) mentre Zelig, da tempo considerato un colosso della comicità in tv, chiuderà i battenti tra poco con quattro puntate speciali per festeggiare i suoi 20 anni.
Ma nel gigantesco mare delle trasmissioni comiche ci sono determinati programmi comici e satirici che per un motivo o per un altro ormai sono spariti dai palinsesti e che a mio parere meriterebbero di resuscitare dalle loro ceneri.
Si tratta di 5 programmi comici (in nessun ordine particolare, non si tratta di una classifica) che hanno saputo intrattenere, divertire o anche far riflettere. Sono sicuro che la maggior parte di voi li ricorderanno sicuramente.
1 – UN DUE TRE STELLA
Un due tre stella era un programma di Sabina Guzzanti che della mia classe di liceo seguivamo solo io e la prof di storia, ma era indubbiamente un prodotto comico e satirico di ottima qualità.
Dopo una prima puntata un po’ traballante la trasmissione riuscì a evolversi in un ottimo mix di personaggi e sketch comici che riusciva ad unire vecchie glorie e sperimentazione.
Il programma includeva anche un piccolo segmento di talk show con ospiti in studio, tra cui va ricordato lo straordinario intervento di Marco Travaglio sulla storia della censura in Italia.
Proprio per questa scelta di includere una “tribuna politica” molti critici storsero il naso dinanzi a Un due tre stella, poiché consideravano questo mix di satira e talk sull’attualità un miscuglio indefinito.
Per me che però considero Real Time with Bill Maher (che fa di questa fusione il suo punto di forza) uno dei migliori programmi televisivi americani di oggi il problema non si pone, quindi ridatemi Un due tre stella.
2 – BARRACUDA / SATYRICON
Quando la nebbia della censura politica e religiosa si sarà affievolita finalmente forse rivedremo Daniele Luttazzi in televisione.
Tra i vari programmi comici attuali si sente molto la mancanza di un late show alla David Letterman e Luttazzi nel 1999 prima (con Barracuda) e nel 2001 poi (con Satyricon) si dimostrò perfettamente in grado di gestire questo format, infarcendo i suoi monologhi di materiale tanto politicamente scorretto quanto esilarante, senza nulla togliere a sketch e rubriche come “Il grande circo delle schifezze”, “Pop up TG”, le top 10 come “i 10 migliori finali di barzellette sporche” e tanto altro.
Potrei andare avanti per ore, basti pensare che queste due trasmissioni erano il tempio della comicità luttazziana, erano il luogo ideale in cui Daniele poteva portare la propria comicità a livelli che nei libri non poteva raggiungere (come spiegò lui stesso quando venne intervistato da Enzo Biagi).
Oggi che i tempi sono cambiati e Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio Luttazzi potrà tornare in televisione… vero?
3 – L’OTTAVO NANO / ANIENE
Corrado Guzzanti è un altro comico che ogni tanto scompare dalla tv.
Dov’è Mario? è stato senza dubbio un successo, ma si sente molto la mancanza dei suoi personaggi.
Quèlo, il Dottor Armà, Vulvia e tutti gli altri meriterebbero di tornare sulle scene. L’ideale sarebbe una trasmissione come L’Ottavo nano presentato da Serena Dandini che alternava personaggi di Guzzanti a quelli di Marcorè (e il suo leggendario Alberto Angela) e tanti altri grandi comici come Giobbe Covatta e le due sorelle Guzzanti, oppure un programma fatto solo di sketch e monologhi di Corrado come furono i due Aniene.
Insomma, anche il ritorno del grande Corrado Guzzanti sarebbe ben accetto.
4 – BUONA LA PRIMA
Non so che fine abbiano fatto Ale e Franz, ma se proprio non hanno progetti gli suggerirei vivamente di riesumare quella genialata che era Buona la Prima, andato in onda dal 2007 al 2009.
Si trattava di una sitcom improvvisata in cui di ogni episodio gli attori conoscevano soltanto l’inizio, mentre il resto gli veniva suggerito man mano dall’ospite di turno dalla regia tramite auricolari.
Diciamoci la verità però, nessuno prestava mai troppa attenzione alle trame degli episodi perché, pur essendo fondamentali, passavano sempre in secondo piano rispetto alle follie che Ale, Franz, Sandro (Alessandro Betti) e gli altri erano costretti a portare in scena.
Sembra paradossale il fatto che un programma basato al 90% sull’improvvisazione, e quindi potenzialmente infinito, sia giunto al termine dopo soli 3 anni. Ridateci Buona la Prima!
5 – MAI DIRE
E chiudiamo alla grande con i mitici “Mai dire…” della Gialappa’s Band.
Non che la loro presenza alle Iene, a Quelli che il calcio e a Ballarò sia una scelta sbagliata, ma quasi dieci anni di assenza di un vero e proprio Mai Dire sono troppi ed è ora che i tre Gialappi tornino in grande stile con un programma tutto loro, magari con il ritorno del Mago Forest alla conduzione.
I Mai Dire (Gol, Domenica, Martedì ecc) sono stati degli importanitissimi trampolini di lancio per la maggior parte dei grandi comici attuali nonché simboli di una comicità irriverente e innovativa.
Si sa che la televisione e la comicità stessa sono due cose che negli ultimi anni sono cambiate molto, ma sono assolutamente certo che la Gialappa’s e Mai Dire avrebbero ancora molto da offrire, perchè smettere?
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