Tempo fa XCose ha presentato una guida delle 5 cose per cui non vendersi mai, oggi io ne presento l’altra faccia: le 5 cose per cui vendersi sempre.
A prescindere da tempi e luoghi, l’essere umano è sempre uguale a se stesso. Costantemente teso alla conservazione del proprio posto nel mondo, ogni individuo carica ogni cosa di significati che farà fatica a mettere in discussione, malgrado lo sciame del pensiero corra secondo traiettorie imprevedibili e pertanto mutevoli. Ciò vuol dire che l’evoluzione della concezione delle cose del mondo e quella del loro essere seguono percorsi diversi: da una parte c’è quello peculiare della nostra specie, dall’altro c’è quello che possiamo definire “poetico”, che inevitabilmente si muove su strutture di pensiero altre. Il punto che voglio evidenziare è questo: la povertà e la banalità di cui l’uomo è affetto sono da imputare a una visione e una percezione dell’esistenza “troppo umana” (la quale, naturalmente, non è sbagliata né giusta: è), che tuttavia necessitano di uno spostamento di prospettiva che soltanto uno sguardo metaforico può rendere possibile. Questo può avvenire soltanto “vendendo” se stessi alle sole cose capaci di riempire di cieli il nostro cielo.