5 cose per cui vendersi sempre

Tempo fa XCose ha presentato una guida delle 5 cose per cui non vendersi mai, oggi io ne presento l’altra faccia: le 5 cose per cui vendersi sempre.

A prescindere da tempi e luoghi, l’essere umano è sempre uguale a se stesso. Costantemente teso alla conservazione del proprio posto nel mondo, ogni individuo carica ogni cosa di significati che farà fatica a mettere in discussione, malgrado lo sciame del pensiero corra secondo traiettorie imprevedibili e pertanto mutevoli. Ciò vuol dire che l’evoluzione della concezione delle cose del mondo e quella del loro essere seguono percorsi diversi: da una parte c’è quello peculiare della nostra specie, dall’altro c’è quello che possiamo definire “poetico”, che inevitabilmente si muove su strutture di pensiero altre. Il punto che voglio evidenziare è questo: la povertà e la banalità di cui l’uomo è affetto sono da imputare a una visione e una percezione dell’esistenza “troppo umana” (la quale, naturalmente, non è sbagliata né giusta: è), che tuttavia necessitano di uno spostamento di prospettiva che soltanto uno sguardo metaforico può rendere possibile. Questo può avvenire soltanto “vendendo” se stessi alle sole cose capaci di riempire di cieli il nostro cielo.

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11 incursioni nell’altrui mio

L’incontro-scontro di domande e risposte di due autori di XCose. Un’arena pacifica dove idee, pensieri e arte si mescolano dando vita a testi sinceri e spiazzanti.
Ciò che segue è una vasta panoramica dell’esistenza osservata con quattro occhi e che riguarda tutto e niente. Undici incursioni nella mente altrui alla ricerca di qualcosa, di nulla o solamente di un ombrello per ripararsi dall’impietoso sole estivo.

 – Pasquale

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1 dialogo mortale intorno al trascendente divenire dell’esistenza del possibile tra uno specchio deformato sui fatti e un riflesso senza fissa dimora

A mio molesto parere, vale solo ciò che inesiste. Parlo di possibile e di immaginazione. Di comprensioni in senso liquido, cioè di capacità. Quello che inesiste è per definizione altro, quindi è naturalmente teso a sovvertire il visibile: questo è ciò di cui mi occupo quotidianamente mentre affollo la vita. Uno specchio deformato sui fatti e un riflesso senza fissa dimora ne offrono una ineffabile sfumatura nel seguente dialogo mortale.

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1 sinfonia post mortem, ovvero anatomia delle note musicali

Siamo noi. Le note musicali sono esattamente come le persone: particelle infinitesimali che tentano in ogni modo di essere parte di una sinfonia capace di vincere il tempo. Gli esseri umani sono note musicali: piccoli, incompleti, vibranti, effimeri, perfetti, eterni, in costante attesa. Così come ogni nota è nata prima della sua stessa nascita, così ogni individuo è un’invenzione (di se stesso, degli altri, degli eventi, ecc.). È così: siamo lo specchio e il riflesso che contiene, siamo sole e orizzonte. Questo cantano le note musicali. Ci ricordano a ogni battito che siamo parte di una composizione in costante divenire, che siamo tessera e mosaico. Ci dicono che l’inesistente esiste, che l’oltre è la sola dimensione abitabile, che la poesia è l’unico modo per essere e tessere (esistenze, possibilità, infiniti). Siamo musica. Perché le persone sono come le note musicali: da sole non significano niente, hanno senso e diventano belle solo se si mettono insieme.

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48 ingredienti per creare un’opera d’arte

Fare arte è un’arte. Ma è soprattutto un arto: la p’arte che più di qualunque altra, fra le sconfinate espressioni della soggettività e del rapporto uomo-mondo, caratterizza la nostra specie, l’estensione più autentica dell’agire umano.

Tuttavia, per quanto connaturata sia all’identità dell’individuo, l’arte è sostanzialmente escludente (ma non esclusiva). Chiama chiunque, ma non lascia entrare tutti. A prescindere dalle possibili modalità attraverso le quali può essere realizzata – scultura, cinema, scrittura, pittura, matematica, paleontologia, amministrazione condominiale, ecc. – un’opera d’arte è sempre e comunque un sempre e comunque: è un punto di non andata, uno specchio deformante, attraverso il quale affermare se stessi, la propria identità, sfumare l’oscurità e riconsegnare la realtà al mondo del significato.

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