1 recensione di “Alexander the Great vs Ivan the Terrible”

Martedì i ragazzi di ERB hanno pubblicato il finale di metà stagione della quinta serie di Epic Rap Battles of History, intitolato Alexander the Great vs Ivan the Terrible (Alessandro Magno contro Ivan il Terribile) e noi di XCose, come promesso un paio di settimane fa nella nostra top 20 migliori Epic Rap Battles of History, abbiamo analizzato e recensito l’episodio per voi.

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10 Migliori album di old school rap italiano

“Oggi il rap serve solo a diventare un po’ più ricchi” canta Fabri Fibra in “Playboy”.
Tuttavia, negli anni d’oro dell’ old school rap italiano, cioè gli anni 90, il rap era considerato un genere di nicchia e nei rappers c’era decisamente molta più voglia di sperimentare.
Oggi il rap si è commercializzato molto, tanto da trovare spazio su palchi come quello di San Remo e Amici di Maria.

Oggi quindi XCose propone un bel viaggio nostalgico attraverso una classifica dei 10 migliori album di old school rap italiano, alla scoperta degli artisti che hanno posto le bassi di ciò che, nel bene o nel male, rappresenta il rap oggi.

Ci sono stati alcuni criteri di selezione: sono stati scelti ovviamente solo album italiani, e soltanto quelli pubblicati prima del 2000. Inoltre bisogna ricordarsi che i pareri espressi sono puramente personali.

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20 migliori Epic rap battles of History

Considero il canale ERB, diminutivo di Epic rap battles of History, uno dei migliori esempi di intrattenimento intelligente su YouTube.

Si tratta di un format che consiste in battaglie rap che vedono protagonista, in ogni puntata, una coppia diversa di personaggi storici e popolari, compresi quelli di fantasia. Da qui il nome “Epic rap battles of History”.

Con più di 13 milioni di iscrizioni e 5 Streamy Awards vinti, ERB rappresenta uno dei canali YouTube più popolari e apprezzati di sempre.

Lo show infatti è fantastico, geniale, innovativo, divertente e grazie ad esso si imparano anche un sacco di cose. Inoltre gode di un ampio supporto da parte dei fan: è anche dai loro suggerimenti, infatti, che gli autori traggono ispirazione per i personaggi da scegliere, tant’è che ogni video termina con: “Who won? Who’s next? You decide!”. Continua a leggere 20 migliori Epic rap battles of History

5 motivi per ascoltare musica Vaporwave

Settimana scorsa XCose vi ha presentato la classifica dei canali YouTube di musica più bizzarra e demenziale.
Oggi, restando in tema di stramberie musicali, parleremo di un intero genere che ha fatto dell’essere bizzarro la propria caratteristica principale: si tratta della Vaporwave.

Anche se non è facile trovare una definizione perfettamente precisa che riesca a racchiudere la Vaporwave, in linea di massima si tratta di un genere musicale nato intorno al 2010 che fa un massiccio uso di riferimenti agli anni ’80 e ’90.

Ho scoperto recentemente questo bizzarro genere musicale e in poco meno di due settimane il mio iPod si è ritrovato colmo di titoli e nomi scritti in caratteri kanji e copertine di dischi che sembrano le versioni psichedeliche di quelle degli anni ’80 e ’90.

A mio parere questo nuovo genere rappresenta uno dei fenomeni musicali più strani e interessanti degli ultimi anni.
Eccovi quindi 5 motivi validi per ascoltare musica Vaporwave:

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5 Canali YouTube di musica bizzarra e demenziale

Da quando YouTube ha permesso a chiunque di poter mettere in mostra il proprio talento musicale se ne è vista di musica bizzarra, demenziale e fuori dagli schemi, anche se di alcuni tormentoni musicali nati grazie al web ne avremmo anche fatto volentieri a meno.

Quest’emersione collettiva di musica strampalata ha però portato a galla anche determinati cantanti, musicisti o DJ che, pur sfoggiando uno stile musicale che molto difficilmente troverebbe spazio all’interno di tv o radio, hanno dimostrato comunque di avere grande talento, anche e soprattutto perché follia e demenzialità non sempre sono sinonimo di bassa qualità.

Per questa lista sono stati esclusi tutti i possibili fenomeni da baraccone e tutta quella musica bizzarra su YouTube che però ha goduto della luce dei riflettori diventando virale, quindi niente “Gangnam style” o “What does the fox say?”. Quella che state per leggere non è musica che finirebbe su un “Year in review“ di Google, ma personalità che bene o male sono rimaste su YouTube, semi-sconosciute ai più, o anche soggetti abbastanza popolari in patria, ma sconosciuti nel nostro paese.

Ecco quindi la classifica di 5 cantanti, musicisti e DJ che ho scovato all’interno del magico mondo di YouTube i cui pezzi nascondono, dietro un primo strato di demenzialità, un ottimo livello di cura e qualità.

NOTE:
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1 Recensione di Suicidol di Nitro

Il 27 maggio uscirà “Suicidol – post mortem“, un EP contenete 5 tracce extra che farà parte di una nuova versione deluxe dell’ultimo disco del rapper Nitro.
Nell’attesa, XCose.it presenta la recensione di Suicidol, uscito il 26 maggio 2015 e contenete 15 tracce.

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6 recensioni degli album degli 883

Nell’ormai lontano 1992 gli 883 fecero il loro ingresso all’interno del panorama musicale italiano a suon di ritornelli orecchiabili e testi incentrati sulle vite dei giovani. Il gruppo riuscì, in tutto l’arco temporale degli anni ’90, a riscuotere un grande successo, esauritosi poi gradualmente con l’arrivo del terzo millennio.

Da molti gli 883 sono oggi ricordati con nostalgia e considerati dei veri e propri innovatori della musica italiana, nonchè simbolo degli anni ’90.

Altri, invece, ancora oggi sostengono che non hanno saputo produrre nient’altro che musica banale e nemmeno tanto buona.

Oggi quindi XCose propone il proprio punto di vista sull’intera carriera degli 883 attraverso una maxi recensione divisa in 6 parti, una per ogni disco: da “Hanno ucciso l’uomo ragno” del 1992 fino a “Uno in più” del 2001.

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3 Telefonate storiche a Michele Santoro

I talk show politici oggi sono sinonimo di noia e ridondanza televisiva. Ma un tempo non era così.
Un tempo, cioè nel pieno Berlusconismo, i talk show erano vere proprie arene piene di scontri, insulti, ospiti che si alzavano e se ne andavano indignati. E il re indiscusso dei talk politici scomodi era Michele Santoro con le sue trasmissioni, Annozero in primis.

Se gli ospiti di Annozero non si indignavano per la presunta faziosità di Santoro allora lo facevano per i discorsi di Marco Travaglio, e se non lo facevano per i discorsi di Travaglio allora si indignavano per le vignette di Vauro. Ad Annozero si respirava voglia di rissa ad ogni puntata, era fatto per far incazzare, e questo lo differenziava dagli altri talk.

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