Fare arte è un’arte. Ma è soprattutto un arto: la p’arte che più di qualunque altra, fra le sconfinate espressioni della soggettività e del rapporto uomo-mondo, caratterizza la nostra specie, l’estensione più autentica dell’agire umano.
Tuttavia, per quanto connaturata sia all’identità dell’individuo, l’arte è sostanzialmente escludente (ma non esclusiva). Chiama chiunque, ma non lascia entrare tutti. A prescindere dalle possibili modalità attraverso le quali può essere realizzata – scultura, cinema, scrittura, pittura, matematica, paleontologia, amministrazione condominiale, ecc. – un’opera d’arte è sempre e comunque un sempre e comunque: è un punto di non andata, uno specchio deformante, attraverso il quale affermare se stessi, la propria identità, sfumare l’oscurità e riconsegnare la realtà al mondo del significato.
Leggi il seguito